Categoria: Sport

  • Pallanuoto, domani parte il Trofeo delle Regioni

    Pallanuoto, domani parte il Trofeo delle Regioni

    GENOVA 1 GEN.  Ragazze e ragazzi di tutta Italia, under 17 e under 14, aprono il nuovo anno della pallanuoto con il Trofeo delle Regioni. Si comincia martedì 3 gennaio al Centro Federale – Polo Natatorio di Ostia, a 30 chilometri dal centro di Roma, con il torneo femminile, riservato alle atlete nate 2000 e seguenti. Due gironi da cinque squadre nella fase preliminare che si conclude la mattina del 5 gennaio, poi quarti di finale e semifinali dalle 12 alle 20 del 5 gennaio e finali il giorno dell’Epifania.
    Sabato 7 e domenica 8 gennaio inizia il torneo maschile, riservato agli atleti nati 2003 e seguenti. La prima fase interregionale prevede sei gironi con sei sedi differenti; la seconda fase interregionale si giocherà dal 23 al 25 aprile in tre concentramenti e la fase finale nazionale dal 7 al 10 settembre al Centro Federale – Polo Natatorio di Ostia. Per tutti partite di quattro tempi da otto minuti e campi da 25 metri. Squadre con quindici giocatori a referto e arbitraggio singolo. Sono 150 le ragazze del torneo femminile, 270 i ragazzi impegnati in quello maschile.

    Trofeo delle Regioni Femminile 2017

    Centro Federale – Polo Natatorio di Ostia, dal 3 al 6 gennaio
    Girone A: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto
    Girone B: Calabria, Campania, Lombardia, Sicilia, Toscana

    Arbitri designati: Daniela Scillato, Alessio Nicolai, Matteo Giacchini, Giuseppe Ibba, Carlo Iori, Andrea Baretta, Antonio Barra, Valerio D’Alessio, Fabio Guarracino, Raffaele Lepre, Mattia Gomez, Daniele Ceraudo, Flavio Riccitelli, Federico Braghini e Tommaso Boccia. Giudice arbitro Alessandro Callini.

    1^ giornata – 3 gennaio
    17.00 Lazio-Marche
    18.00 Toscana-Campania
    19.00 Calabia-Lombardia
    20.00 Veneto-Liguria

    2^ giornata – 4 gennaio
    09.00 Friuli Venezia Giulia-Lazio
    10.00 Marche-Liguria
    11.00 Campania-Calabria
    12.00 Sicilia-Toscana
    13.00 Lazio-Veneto
    14.00 Marche-Friuli Venezia Giulia
    15.00 Lombardia-Sicilia
    16.00 Calabria-Toscana
    17.00 Friuli Venezia Giulia-Liguria
    18.00 Veneto-Marche
    19.00 Siclia-Campania
    20.00 Toscana-Lombardia

    3^ giornata – 5 gennaio
    08.00 Veneto-Friuli Venezia Giulia
    09.00 Liguria-Lazio
    10.00 Calabria-Sicilia
    11.00 Campania-Lombardia

    dalle 12.00 quarti di finale
    alle 16.00 finale 9/10 posto (andata)
    dalle 17.00 semifinali

    4^ giornata – 6 gennaio
    09.00 finale 9/10 posto (ritorno)
    10.00 finale 7/8 posto
    11.00 finale 5/6 posto
    12.00 finale 3/4 posto
    13.00 finale 1/2 posto

    Regolamento e calendaro completo

    Trofeo delle Regioni Maschile 2017

    Girone 1 – Piscina comunale del Terdoppio, Novara – 7 e 8 gennaio
    Squadre partecipanti: Liguria, Lombardia, Piemonte

    Girone 2 – Centro Federale Polo Natatorio “B. Bianchi”, Trieste – 8 gennaio
    Squadre parteciapanti: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto

    Girone 3 – Piscina “G. Nannini”, Firenze – posticipato al 5 febbraio
    Squadre parteciapanti: Emilia Romagna, Toscana, Umbria

    Girone 4 – Stadio del Nuoto “M. Galli”, Civitavecchia – 7 gennaio
    Squadre parteciapanti: Lazio, Marche, Sardegna

    Girone 5 – Piscina Le Naiadi, Pescara – 7 gennaio
    Squadre parteciapanti: Arbuzzo, Campania, Puglia

    Girone 6 – Piscina comunale di Cosenza – 8 gennaio
    Squadre parteciapanti: Basilicata, Calabria, Sicilia

    Calendario e regolamento

  • Football Leaks, da L’Espresso documenti scottanti sul mondo del calcio

    Football Leaks, da L’Espresso documenti scottanti sul mondo del calcio

    Football Leaks, da L’Espresso documenti scottanti sul mondo del calcio

    ROMA. 2 DIC. L’Espresso sul suo sito internet, con un’anticipazione, annuncia che domenica prossima pubblicherà dei documenti estremamente scottanti per il mondo del calcio in uno speciale definito “Football Leaks, tutti i nomi e i campioni dell’inchiesta su calcio e paradisi fiscali”.

    Nell’anticipazione sul sito anticipa che tra i personaggi coinvolti nell’inchiesta giornalistica vi sono Cristiano Ronaldo, Mourinho oltre a sei club italiani: Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Torino.

    Nella anticipazioni fornite sul sito del settimanale, si parla del fuoriclasse del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, che tra il 2009 e il 2014, avrebbe trasferito oltre 70 milioni di euro nei conti di una società registrata alla British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi.

    Altri 74 milioni, sempre secondo L’Espresso, sarebbero stati incassati negli ultimi giorni del 2014, quando Cr7 ha ceduto i diritti sulla propria immagine a un uomo d’affari di Singapore, Peter Lim.

    Su questi redditi Ronaldo ha pagato ben poche tasse. Tutta la documentazione sarebbe presente su alcuni file proposti al settimanale tedesco Der Spiegel da una fonte anonima, e condivisi con le altre testate riunite nel network EIC, European Investigative Collaborations.

    Così per sette mesi, i cronisti di 12 giornali europei, tra cui l’Espresso, hanno portato avanti un’inchiesta che verrà esposta a partire da domenica prossima.

    L’inchiesta riguarderebbe anche noti club italiani che avrebbero effettuato operazioni di decine di milioni che sarebbero finiti in paradisi fiscali, in una girandola di prestanome e fatture.

    Dalle anticipazioni fatte da L’Espresso sembra che questa volta ci si debba aspettare proprio di tutto in quella che già in tanti hanno definito un terremoto del calcio, un Football Leaks.

    Le anticipazioni sul sito de L’Espresso

  • Formula 1 – Addio shock di Nico Rosberg: ritiro da Campione

    Formula 1 – Addio shock di Nico Rosberg: ritiro da Campione

    Nico Rosberg si è ritirato per sempre dalla Formula 1 da Campione

    SPORT. 2 NOV. Nico Rosberg è diventato ufficialmente Campione del Mondo di Formula 1 vincendo il suo primo Mondiale domenica scorsa, 27 novembre 2016. E appena 5 giorni dopo, oggi venerdì 2 dicembre, ha annunciato ufficialmente, prima su tutti i suoi social network e poi al Gala della Fia in corso in queste ore a Vienna, il suo ritiro definitivo dallo sport, chiudendo una brillante carriera iniziata all’età di 11 anni, quando esordì nel karting.

    A soli 31 anni, compiuti lo scorso 27 giugno, il pilota tedesco della Mercedes, che fino all’ultima gara in calendario, disputata domenica scorsa ad Abu Dhabi, ha lottato fino all’ultimo chilometro contro il suo compagno e rivale di scuderia Lewis Hamilton, per aggiudicarsi il primo titolo iridato della sua carriera, ha detto così addio per sempre alla sua carriera in F1 da Campione, con la C maiuscola.

    Nico infatti, ha deciso di lasciare la Formula 1 all’apice della sua carriera, al raggiunguimento del massimo successo, da numero 1. Non ha voluto rischiare di poter affrontare, magari, una parabola ‘discendente’, per poi ritrovarsi, tra un po’ di anni, superato da nuovi campioni più giovani e più veloci, come è successo ad esempio, al povero Michael Schumacher e all’ancora grandissimo Valentino Rossi (il quale però, purtroppo, nelle ultime stagioni non è più riuscito a laurearsi iridato).

    Nico Rosberg, invece, ce lo ricorderemo tutti per sempre così: pazzo di gioia sul podio del circuito di Abu Dhabi, neo Campione del Mondo, con gli spruzzi di champagne che si mischiano alle lacrime di gioia, stretto nell’abbraccio del suo team, dei suoi tifosi, ma anche di tutti gli appassionati di sport e di automobilismo del mondo, che non possono non avere apprezzato la bravura, ma anche la simpatia, la semplicità e la sportività di questo ragazzo tedesco, grande amante dell’Italia (parla l’italiano correntemente), sempre positivo, disponibile e sorridente.

    Rosberg era giunto all’appuntamento finale ad Abu Dhabi con 12 punti di vantaggio su Hamilton, quindi, nonostante sia arrivato secondo, ha vinto il suo primo (e a questo punto unico) titolo iridato con 385 punti e 9 successi, 34 anni dopo il padre Keke Rosberg, campione del mondo di Formula 1 nel 1982 con la Williams. E come suo padre resterà per sempre nella storia della Formula 1, oltre che della Germania, visto che è stato il primo pilota tedesco a conquistare il titolo mondiale su una vettura tedesca.

    M.F.

  • Champions | Siviglia-Juve, ieri sera agguato ultrà spagnoli

    Champions | Siviglia-Juve, ieri sera agguato ultrà spagnoli

    Champions | Siviglia-Juve, ieri sera agguato ultrà spagnoli

    SIVIGLIA. 22 NOV. Sarebbero state identificate diverse persone implicate negli incidenti avvenuti la notte scorse a Siviglia tra i tifosi della Juventus e quelli della squadra locale le cui squadre si affronteranno questa sera nel match di Champions League.

    Ieri sera nel centro della città andalusa si era sviluppata una mega rissa con ultrà spagnoli che avrebbe aggredito i tifosi juventini che mangiavano in un locale di calle Reyes Catolicos.

    Da quanto viene riferito, i tifosi del Siviglia erano armati di spranghe e bottiglie e a volto coperto per un vero e proprio agguato.

    Tre persone sarebbero rimaste ferite negli incidenti: un tifoso italiano, che avrebbe riportato contusioni, un  tifoso juventino ferito da una bottigliata e la cui nazionalità è ancora da definire ed uno spagnolo.

    Ancora discordanti le dinamiche dei fatti e sulle conseguenze in merito. Nello scontro sono volati sedie, tavoli e ombrelloni, poi c’è stato un fuggi fuggi degli Juventini inseguiti dagli ultrà del Sevilla nei vicoli del centro storico.

    Le autorità spagnole hanno previsto un dispositivo di sicurezza rafforzato con oltre 800 agenti per la partita di questa sera, che viene considerata a rischio incidenti.

    Sono circa 1700 tifosi i juventini attesi nella capitale andalusa.

    Nella precedente partita casalinga di Champions del Siviglia contro la Dinamo Zagabria si erano gà verificati incidenti nel centro, fra calle Alemanes e Avenida de la Costitucion, però provocati dagli ultrà croati, tre dei quali erano stati arrestati.

    Nel frattempo è arrivato immediato il comunicato del Sevilla FC che condanna gli scontri di ieri sera ed invita tutti i propri tifosi a fare altrettanto. (nella foto: un frame del video del giornalista Pablo Pintinho).

     Tweets by PabloPintinho

  • Italia-Germania, Ventura “Bella prova”

    Italia-Germania, Ventura “Bella prova”

    Ventura  ct della Nazionale

    MILANO 16 NOV.  L’Italia gli è piaciuta, si avvicina giorno dopo giorno all’idea di squadra che ha in mente da quando l’ha presa in meno. Ventura è soddisfatto e non lo nasconde, anche se il pareggio gli va stretto: “Abbiamo fatto una buona partita – commenta prima di rientrare negli spogliatoi – e abbiamo concesso obiettivamente poco questa sera ai nostri avversari. E’ vero che a loro mancava loro qualche giocatore, del resto mancava anche a noi, ma la Germania è la squadra campione del mondo e noi non abbiamo concesso quasi niente. Una parata di Buffon, ma nel secondo tempo niente. E noi, al di là del palo, abbiamo avuto anche 4-5 situazioni di superiorità numerica che potevamo sfruttare meglio. Forse il risultato ci va stretto, ma è questo e dobbiamo accettarlo”.

    Il cittì fa i complimenti alla squadra: “E’ stato positivo l’approccio, il comportamento, la lettura delle situazioni. Abbiamo giocato in Israele col 3-5-2, in Liechtenstein con il 4-2-4, oggi con il 3-4-3 con allenamenti di due giorni. Complimenti a questa squadra che ha iniziato un percorso; c’è tanto da fare, ma il futuro è molto più roseo di quanto si possa pensare”.

    Non è ancora il momento, però, di pensare alla Spagna. “Prima di tutto c’è l’Albania, la prossima partita, che è una sfida importante. Sono sempre stato soddisfatto di questa squadra, dalla prima amichevole a oggi non cancellerei neanche il primo tempo con la Spagna, che ci ha insegnato tanto, ma il quarto d’ora con la Macedonia, dove abbiamo perso identità. A parte quello, tutte le altre partite abbiamo fatto bene: sono soddisfatto io e più di me devono essere soddisfatti i giocatori, che hanno iniziato un bel percorso”.
    Tra i migliori in campo Daniele De Rossi, che ha ispirato le azioni più pericolose dell’Italia. “L’importanza della partita rispetto all’Europeo – ha dichiarato il giocatore riferendosi ai precedenti con la Germania – era diversa, ma era importante per noi trovare il giusto equilibrio dopo qualche prestazione un po’ così: stasera abbiamo giocato alla pari contro una squadra forte, sono stati aggressivi, ma noi non li abbiamo messi in condizione di diventare pericolosi. Abbiamo fatto una buona partita e mostrato un buon atteggiamento”

  • Amichevole: Italia-Germania 0-0, reti inviolate

    Amichevole: Italia-Germania 0-0, reti inviolate

    Buffon

    GENOVA 16 NOV. Finisce con un pareggio (0-0) Italia-Germania, la più classica delle amichevoli: un tempo per parte, un gol annullato per fuorigioco a Volland al 18’ della ripresa, un palo colpito da Belotti a circa dieci minuti dal fischio finale. Pubblico delle grandi occasioni al “Meazza”, circa 49 mila spettatori, per una partita che ha alle spalle un passato di tradizioni importanti, nella fattispecie amichevole, ma solo sulla carta. Otto titoli mondiali in campo, quattro a testa, quattro titoli europei di cui tre conquistati dai tedeschi, una sfida dal sapore affascinante che richiama alla mente tanti precedenti e altrettanti ricordi, uno su tutti legato al 1970 a Città del Messico e a quell’Italia-Germania 4-3 definita la partita del secolo.
    E’ il terzo confronto dell’anno solare tra le due nazionali: il primo è l’amichevole di Monaco persa dall’Italia 4-1, che ha preceduto i quarti del Campionato Europeo dove i tedeschi hanno vinto ai rigori eliminando gli azzurri e conquistando la semifinale. Squadre diverse stasera: una Germania giovane con tante assenze, un’Italia che cerca la sua identità. Il ct Ventura la presenta passando dal 4-2-4 di Vaduz al 3-4-3 senza rinunciare al tridente composto da Eder-Belotti-Immobile; in difesa, davanti a Buffon, Rugani, Bonucci, Romagnoli, a centrocampo Zappacosta, De Rossi, Parolo, Darmian.
    Tradizione a parte, i presupposti per una grande serata ci sono tutti, sottolineati dalla presenza in tribuna del presidente della FIFA Gianni Infantino, dalla moviola in campo, all’iniziativa di solidarietà al fianco dell’AIRC. Contro la squadra campione del mondo in carica, reduce dalla vittoria di sabato scorso nella gara di qualificazione mondiale contro il Liechtenstein, l’Italia cerca nuove soluzioni, ma anche risposte. E ci sono state. Nel primo tempo a fare la partita, però, sono i tedeschi, con gli azzurri in difficoltà in fase di impostazione, ostacolati dalla bravura degli avversari a non concedere spazi per il gioco in profondità.
    Subito al 2’ Belotti prova la conclusione dalla distanza, col pallone che termina alto. All’11’ lavoro per Buffon, bravo a neutralizzare un tiro di Goretzka. Poi bisogna attendere il 25’ per applaudire uno splendido lancio di De Rossi che pesca Immobile, ma l’attaccante tenta un tiro di controbalzo che non trova la porta. In risposta, Buffon si esibisce con la solita tempestività su un’iniziativa di Gerhardt.
    Nella ripresa Ventura effettua i primi due cambi dei sei a disposizione: Donnarumma (alla sua seconda presenza, dopo l’esordio a Bari contro la Francia) al posto di Buffon e Astori per Romagnoli. Maggiore personalità da parte degli Azzurri in questa seconda frazione di gioco, con De Rossi ispiratore del gioco, Belotti e Immobile pronti ad attaccare gli spazi. Ma al 18’ episodio chiave con la Germania protagonista, che va in gol con Volland, rete annullata dall’arbitro per fuorigioco. Risponde l’Italia, dopo l’ingresso di Bernardeschi al posto di Eder, il suo sinistro però viene bloccato da Leno.
    Il treno del vantaggio per l’Italia passa al 36’ dopo una grande giocata di Belotti, che in diagonale colpisce il palo. E’ cresciuta l’Italia nel secondo tempo, più decisa, più brillante, più vivace. Una bella risposta da parte degli Azzurri alle richieste di Ventura, che a tre minuti dal termine manda in campo anche Zaza in sostituzione di Belotti e Sansone per Immobile, ultimi spiccioli dell’ultima partita del 2016.

  • Italia-Germania, Ventura “Indicazioni per il futuro”

    Italia-Germania, Ventura “Indicazioni per il futuro”

    Ventura  ct della Nazionale

    MILANO 14 NOV.  “Sarebbe stato meglio giocare una partita meno impegnativa, incontreremo la squadra campione del mondo: è vero che hanno qualche giovane, ma sono figli della loro programmazione decennale. E’ una gara difficile che va interpretata, il vero problema è quello che ci dirà questa partita”: dall’amichevole di lusso contro la Germania, che si giocherà domani sera allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano, Gian Piero Ventura si aspetta indicazioni in chiave futura.

    “Mi dispiace – ha proseguito il ct nella conferenza stampa della vigilia – anche perché nel momento in cui devi incontrare la Germania vorresti avere un paio di giorni in più per prepararla. E invece noi siamo arrivati ieri mattina, quindi in realtà abbiamo solo 24 ore e non sono molte. Ma sfruttiamo questa gara per quella che è, una possibilità di verifica importante. So che in Italia il risultato conta e inciderà anche nei giudizi, ma insieme al risultato per me contano lo spirito, l’interpretazione, la lettura di situazioni: cerchiamo di fare passi avanti sotto questo aspetto. La partita di domani ci deve aprire una finestra sul futuro, non è il futuro”.

    Senza scendere nei particolari, dopo aver ufficializzato la conferma di Belotti contro la Germania, Ventura ha fatto capire che difficilmente riproporrà il 4-2-4 adottato in Liechtenstein: “Non abbiamo nessuna paura di prendere una batosta, vogliamo vincere la partita se ci riusciamo. Vaduz ci ha fatto capire che c’è la possibilità di giocare in un altro modo, ma bisogna avere il tempo di farlo. Contro la Germania non avremo timore, però dobbiamo tutelare il nostro piccolo patrimonio sperando che diventi un grande patrimonio. Giocherà chi al momento ci darà maggiori garanzie; non ci sarà uno stravolgimento, solo qualche cambiamento, ma finalizzato al modulo che utilizzeremo. Dobbiamo verificare Candreva ed Eder, diversi giocatori che hanno un piccolo problema. Non è una partita fra amici in cui facciamo giocare altri undici giocatori rispetto a Vaduz. Tutti quelli che sono qui, se li abbiamo convocati, li riteniamo meritevoli. Se schiero, ad esempio, una difesa a tre, devi prendere uno che non ha giocato sabato perché c’è un centrale in più. Abbiamo sei sostituzioni, non dico che le faremo tutte, ma qualcosa faremo. Comunque, schiereremo la squadra migliore”.

    Tre successi, un pareggio e una sola sconfitta nell’amichevole contro la Francia, il primo bilancio del cittì è positivo: “Sono orgoglioso di essere qui. Chi fa questo lavoro non può mai guardare indietro, deve guardare sempre avanti. Abbiamo fatto tre trasferte e vinte e tutte e tre, poi abbiamo pareggiato in casa con la Spagna. Se avessimo vinto, sarebbe stato il top. La partita con Israele è passata come una normalità, ma le ha vinte tutte tranne che con noi. Sono soddisfatto non solo per i risultati, ma per la disponibilità incontrata”.

    Nel corso della conferenza stampa, Ventura ha affrontato anche l’argomento futuro. Il Commissario tecnico ha chiesto che il prossimo campionato di Serie A inizi il 13 agosto: “Egoisticamente – sottolinea Ventura – dico che due domeniche di campionato non erano molte prima della partita con la Francia. Mentre mi presentavano siamo andati in campo, abbiamo perso 3-1 e si è parlato di disastro. Questa è la cultura che c’è qui, non mi piace, ma è così e non si potrà mai cambiare.

    E’ vero che ci sono giovani e questa è la strada per il futuro, ma è altrettanto vero che vanno gestiti e tutelati per poi farli diventare punti fermi della nostra nazionale. Ho chiesto di giocare tre domeniche di campionato prima di incontrare la Spagna nella sfida decisiva, ma mi hanno detto di andarmi a ricoverare, quindi vanno bene due. Iniziare il campionato prossimo il 13 agosto? Perché no, giocano tutti. Noi siamo un po’ schematizzati. E’ interesse nazionale, diciamo, giocarsela ad armi pari, poi se perdiamo ha parlato il campo. Del resto per raggiungere grandi obiettivi devi creare i presupposti. E’ il sistema che va cambiato. La Germania, dopo un grande fallimento, ha iniziato una grande programmazione. Le cose non nascono per caso”.

  • Liechtenstein-Italia, Ventura “Giocato di qualità”

    Liechtenstein-Italia, Ventura “Giocato di qualità”

    Ventura  ct della Nazionale

    VADUZ 13 NOV.  Tre successi, un pareggio e una sconfitta, quella all’esordio con la Francia in amichevole. Questo il bilancio delle prime cinque partite sulla panchina azzurra di Gian Piero Ventura, che aspettando l’amichevole di martedì con la Germania può intanto godersi il primo posto nel girone delle qualificazioni al Mondiale in compagnia della Spagna. Aveva chiesto di non sottovalutare il Liechtenstein il Commissario Tecnico azzurro e la squadra è entrata in campo con il piglio giusto, chiudendo la partita già nei primi 45’: “Nel primo tempo abbiamo segnato quattro gol e abbiamo avuto tante altre occasioni per segnare – sottolinea Ventura – ma sono pienamente soddisfatto e prima della partita avrei messo la firma per vincere così. Sarebbe bastato fare il quinto gol per aprire di nuovo lo scenario di una goleada, ma il fatto che al 94′ attaccavamo ancora in sei vuol dire che c’è partecipazione e disponibilità da parte di tutti”.

    La squadra è riuscita ad assimilare in pochi giorni il 4-2-4, un modulo offensivo che ha permesso agli Azzurri di segnare quattro reti e di arrivare spesso davanti alla porta avversaria: “Abbiamo fatto anche gol di pregevole fattura – aggiunge Ventura – con giocate che non sono arrivate casualmente. Stiamo facendo un grande lavoro di qualità. Ora c’è la Germania, poi gli stage e i frutti si vedranno non domani ma dopodomani, quando dovremo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo”

    Dopo il primo gol in Azzurro realizzato in Macedonia, Andrea Belotti ha messo a segno la sua prima doppietta in Nazionale: “Io come tanti altri giovani stiamo dando il massimo in partita e in allenamento, consapevoli che questo è un sogno per tutti noi. Era la prima gara con il nuovo modulo, si sono intraviste belle cose, ma ovviamente possiamo migliorare. C’è un po’ di rammarico perché si poteva fare qualche gol in più, ma abbiamo dato il massimo”.

    Il ‘Gallo’ ha servito anche un assist a Ciro Immobile e anche questa sera la sintonia tra i due attaccanti è apparsa evidente: “Io e Andrea avendo giocato con il mister l’anno scorso siamo un po’ agevolati – confessa Immobile – siamo riusciti a fare quattro gol nel primo tempo e potevamo farne altrettanti nella ripresa, ma forse siamo stati meno cattivi davanti alla porta. Il 4-0 va bene, l’importante era non sottovalutare l’avversario e adesso dobbiamo ripartire da qui”.

    Come al solito molto lucida l’analisi di Leonardo Bonucci, schierato al fianco di Alessio Romagnoli vista l’assenza di Chiellini e Barzagli: “E’ stata una partita a due facce, abbiamo fatto bene nel primo tempo, mentre nella ripresa siamo stati troppo frettolosi e poco lucidi. E’ comunque un buon inizio per questo gruppo”. A Vaduz ha fatto il suo esordio in Nazionale Davide Zappacosta: “E’ un momento che sognavo da tanto. Ho corso davvero molto, ma devo migliorare ancora nei cross. Questo deve essere un punto di partenza, devo restare con i piedi per terra e dare il 110%”.

  • Qual. Russia 2018: Liechtenstein-Italia 0-4, poker azzurro

    Qual. Russia 2018: Liechtenstein-Italia 0-4, poker azzurro

    Buffon

    VADUZ 13 NOV.  Quattro gol, tre punti e un’ulteriore iniezione di fiducia per la Nazionale di Gian Piero Ventura, che nella fredda serata di Vaduz scalda subito i motori e archivia la pratica Liechtenstein già nel primo tempo. Finisce 4-0 per gli Azzurri, che restano al primo posto del Gruppo G in compagnia della Spagna, vittoriosa sulla Macedonia, e compiono un passo in avanti sulla strada che porta al Mondiale di Russia 2018. Un’Italia giovane e brillante quella scesa in campo al ‘Rheinpark Stadion’ e che, in attesa dell’amichevole di martedì con la Germania, torna a casa con alcune preziose conferme. In copertina ancora una volta la coppia Belotti-Immobile, tre gol in due e un affiatamento sempre più evidente.

    Con Barzagli e Chiellini fermi ai box, Ventura schiera una difesa a quattro: la coppia di centrali davanti a Buffon è composta da Bonucci e Romagnoli, con De Sciglio e l’esordiente Zappacosta sulle corsie esterne. In mezzo al campo, vista anche la squalifica di Parolo, la regia è affidata a De Rossi e Verratti, mentre il tandem offensivo Belotti-Immobile è supportato dalla spinta sulle fasce di Candreva e Bonaventura per un 4-2-4 che in fase di possesso diventa spesso un 2-4-4, con gli esterni di difesa che si alzano sulla linea di centrocampo. Al di là del modulo spregiudicato, l’intenzione dell’Italia è chiara: attaccare alla ricerca del gol, portando anche otto uomini nella metà campo avversaria e accettando l’uno contro uno in fase difensiva.

    Sotto la spinta degli oltre mille tifosi italiani presenti, gli Azzurri partono forte collezionando due palle gol nei primi cinque minuti: al 4’ De Rossi lancia Immobile che manda a lato sull’uscita di Jehle, chiamato pochi secondi più tardi alla respinta sulla conclusione di Bonaventura. Come accaduto in Macedonia è Belotti all’11’ a sbloccare il risultato correggendo in rete un colpo di testa di Romagnoli su azione d’angolo. E un minuto dopo il ‘Gallo’ si traveste da assist-man con una torre aerea che consente a Immobile di realizzare il 2-0. Stessi protagonisti del successo di un mese fa a Skopje, ma copione diverso, con l’Italia che potrebbe definitivamente chiudere la partita ancora con Immobile e poi con Bonucci, che trova la respinta di Burgmeier sulla linea di porta. Il 3-0 è nell’aria e arriva al 32’ grazie ad Antonio Candreva, lesto ad avventarsi sul traversone basso di De Sciglio e a girare di sinistro in rete.

    Buffon può limitarsi ad osservare da spettatore un’Italia che sfrutta le sovrapposizioni di De Sciglio e Zappacosta e fa male ogni volta che spinge il piede sull’acceleratore. Il primo tempo si chiude come era iniziato, nel segno di Andrea Belotti: al 43’ l’attaccante del Torino si vede annullare per fuorigioco un gran gol di tacco, ma la prima doppietta in Nazionale è rimandata solo di un minuto. Il ‘Gallo’ sfrutta al meglio un lancio morbido di Bonaventura e di sinistro infila per la quarta volta l’incolpevole Jehle.

    Il risultato è in cassaforte, ma l’Italia sa che la differenza reti può fare la differenza per il primato del girone e nella ripresa non si ferma, continuando a spingere sulle fasce con Bonaventura e De Sciglio da una parte e Zappacosta e Candreva dall’altra. Al 22’ Insigne prende il posto di Bonaventura e per due volte serve a Belotti il pallone del 5-0, ma l’attaccante granata prima conclude debolmente tra le braccia di Jehle e poi di testa gira a lato. Eder rileva Candreva per un 4-2-4 sempre più offensivo e, a dieci minuti dal termine, Ventura manda in campo anche Zaza richiamando in panchina Immobile. L’ultima occasione capita proprio sui piedi dell’attaccante del West Ham, ma Jehle respinge ed evita ai suoi un passivo più pesante. L’Italia chiude il suo 2016 con tre successi e un pareggio nelle qualificazioni al Mondiale, ma il cammino verso la Russia è appena iniziato.

  • Liechtenstein-Italia, Ventura “Gara insidiosa”

    Liechtenstein-Italia, Ventura “Gara insidiosa”

    Ventura  ct della Nazionale

    VADUZ 12 NOV.  C’è il Liechtenstein sulla strada degli Azzurri verso il Mondiale di Russia 2018, un avversario che occupa il 183° posto del Ranking Fifa e che nelle tre gare giocate nel girone è sempre uscito dal campo sconfitto, con un solo gol all’attivo realizzato dal difensore diciannovenne del Vaduz Max Goppel in occasione dell’ultimo match perso 2-1 lo scorso 9 ottobre in Israele. Ma, come ha insegnato anche il sofferto successo nell’ultima trasferta in Macedonia, in campo europeo le sorprese sono dietro l’angolo e non esistono partite dall’esito scontato: “Abbiamo grande rispetto per il Liechtenstein – conferma nella consueta conferenza stampa della vigilia Gian Piero Ventura – la priorità è vincere, la seconda cosa il modo in cui si ottiene la vittoria, altrimenti diamo un messaggio sbagliato. Considero questa partita una verifica importante perché di scontato non c’è niente e perché devi dimostrare la tua voglia di crescere e di essere protagonista. Abbiamo un’infornata di giovani, anche quelli che non giocheranno dovranno prendere da chi giocherà la voglia e l’umiltà di iniziare un percorso in Nazionale. Devono seguire esempi come quello di Buffon”.

    Il Ct non dà anticipazioni sull’undici che scenderà in campo e sul modulo che adotterà: “Abbiamo iniziato tre giorni fa a fare delle verifiche, se sono realizzabili lo dirà il campo. Sarebbe da presuntuosi pensare di essere pronti a fare cose mirabolanti. Non c’è ancora molto chiaro come giocheranno gli avversari e quindi prima di decidere cercheremo di capirlo. Il Liechtenstein ha perso 2-1 in Israele, in Albania ha perso negli ultimi minuti, con la Spagna perdeva 1-0 fino a mezzora dalla fine, poi si sono fermati per stanchezza e questo risultato roboante (8-0, ndr) porta adesso qualcuno lontano dalla realtà”. Il clima rigido di Vaduz non rappresenta un problema e Ventura non è alla ricerca di alibi: “Ho trovato un buon campo e buone strutture, che faccia freddo in inverno è una cosa normale”.

    Massimo rispetto nei confronti del Liechtenstein anche da parte di Gigi Buffon, ancora una volta seduto accanto a Ventura in sala stampa: “Partiamo favoriti perché individualmente dovremmo essere più forti di loro, ma senza l’umiltà e la cattiveria giusta si corre il rischio di fare brutte figure e questo non me lo posso e non ce lo possiamo permettere, visto che siamo in un percorso di crescita e dobbiamo continuare così”.

    Il capitano della Nazionale, che molto probabilmente domani collezionerà la 166ª presenza in maglia azzurra, ricorda come il passato abbia insegnato a non prendere sotto gamba avversari sulla carta più deboli: “Ho giocato in due occasioni con le Isole Faroe e ho vinto una volta per 2-1 e l’altra 1-0. Dobbiamo interpretare bene la partita, speriamo di giocare una buona gara e sarebbe importante non subire gol”.